Historias Marginales entra a far parte di Italian Collection 2020 di Italy Photo Award.

Historias marginales

 

 

C’è un senso di quiete e silenzio che ti avvolge a Viñales.

La terra batte il tempo, segna le mani. La povertà segna i corpi.

Non fatichi a crederlo quando riesci a contare le costole dei cavalli che aiutano i contadini nei campi, o quelle dei cani che pure non smettono di essere amici dell’uomo e compagni di gioco di quei bambini dallo sguardo fiero e sereno, che diresti felici.

 

Ammiro chi resiste, chi ha fatto il verbo resistere a carne, sudore e sangue e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori.’-Luis Sepúlveda.

 

Così queste immagini raccontano di gente comune, incontrata nello spazio marginale di un viaggio.

 

Alla fine della giornata di lavoro nei campi di tabacco, Pedro si ferma sul bordo del campo e compie il suo quotidiano rito purificatore. Si riempie le mani della terra che ha lavorato sino a poco prima e, per liberarsi della resina che le foglie di tabacco gli hanno lasciato attaccata, se le frega contro il suo camicione da lavoro.

La stessa devozione che usa Raul quando fra le sue braccia, quasi un’offerta votiva, porta le foglie al secadero per l’essicazione.

Una piccola improvvisata scrivania verrà utilizzata con tanto scrupolo da David per adempiere ad un’altra importante funzione: arrotolare le foglie che poi lo Stato venderà come il suo prodotto più famoso e apprezzato in tutto il mondo.

Nelle pause, David si concede un sigaro. Il fumo riempie lo spazio ed ha il sapore di fatica, sudore e occhi riconoscenti.

Il campesino di Viñales sa, mentre coltiva la terra che gli è stata affidata, che l’85% del raccolto di foglie di tabacco andrà allo Stato Cubano. Il resto lo venderà lui a un dollaro a sigaro a quei turisti di passaggio a cui ci terrà a far capire la differenza che passa tra i suoi sigari e quelli venduti a L’Avana e con i quali condividerà volentieri il suo Cuba Libre.

Il campesino di Viñales sa anche che le mucche che pascolano in quelle terre sono anch’esse proprietà dello Stato e che a lui spettano dei diritti solo su altri animali, come i maiali o i polli dell’aia.

 

Malgrado ciò l’attaccamento per la terra qui ha i connotati della religiosità.

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