Ciò che resta del fuoco
«Se un luogo medesimo si cinge di fuoco (e si riduce infine in cenere, è tomba come nome), quel luogo non è più. Resta (come resto) la cenere. Vi è là cenere, dovrai perciò tradurlo: la cenere non è, non è ciò che è. Essa resta di ciò che non è, al fine di richiamare al fondo friabile di sé nient’altro che non-essere o impresenza. L’essere senza presenza non è stato, e non sarà nemmeno là ove vi è la cenere e dove quest’altra memoria dovrebbe parlare. »
Jacques Derrida, Feu la cendre, 1984
It only takes a few moments to transform the everyday life of the place we live in.
A fire.
And the home identity is erased together with the memory of the relationships it has welcomed, the stories it has hosted. The inner restlessness caused by this privation results in the need to reshape shreds of space and memories of what is now a non-place of memory, to let the genius of the house go forever.